In questo ambito si configurano i reati commessi nello svolgimento del lavoro di pulizia e manutenzione domestica e di protezione e cura degli anziani e dei disabili. Si passa da comportamenti di limitato allarme sociale, come furti, appropriazioni indebite, danneggiamenti, minacce, fino a situazioni molto più gravi come maltrattamenti, soprusi, truffe, estorsioni e atti persecutori come lo stalking.
Purtroppo le statistiche mostrano come molti di questi reati siano in crescita; non è raro ascoltare dai media il racconto di eventi come il maltrattamento agli anziani, così come non è raro che chi si occupa della cura di persone anziane riesca a entrare nella loro fiducia e operare dei raggiri con l’obiettivo di sottrare risorse patrimoniali attraverso procure alla riscossione di denaro, predisposizione di atti testamentari a proprio favore, cessioni di proprietà immobiliari, ecc.
Negli ultimi anni sono emerse anche tipologie di reato “nuove” per il settore, come lo stalking che ex lavoratori perpetrano nei confronti dell’ex datore di lavoro e della sua famiglia. Questi comportamenti rappresentano ormai il 20% di questi reati e generano nei confronti delle vittime uno stato di ansia e paura che ne destabilizza la serenità e l’equilibrio psicologico.
Dato ancor più preoccupante è che lo stalking e gli altri reati, spesso non vengono neanche denunciati per vergogna, paura o semplicemente per minaccia degli aguzzini. Rivolgersi ad un investigatore privato, può essere utile al fine di reperire le prove opportune.
Non di rado infatti badanti che hanno assistito anziani, terminato il rapporto di lavoro si rivolgono alla famiglia chiedendogli migliaia di euro oltre ai pagamenti avuti con la minaccia di denunciare alle autorità di essere stati pagati in nero o per meno ore di quelle effettivamente lavorate; episodi che posso giungere a vere e proprie estorsioni.